Con la parola mindfulness ci riferiamo alla consapevolezza che emerge dal prestare attenzione intenzionalmente alle proprie esperienze nel momento presente, in modo non giudicante e non reattivo. Nonostante la definizione sia quasi univoca in tutto il mondo, esistono variabilità nel suo insegnamento. I corsi di mindfulness, intesi come percorsi che mettono al centro questa pratica, sono spesso molto diversi fra loro. Come possiamo orientarci e scegliere un corso adatto?
Nonostante vi siano molti modi diversi per insegnare la pratica della mindfulness esiste comunque un “contesto di riferimento” che ci fa comprendere cosa è un percorso di mindfulness e cosa non lo è.
Si dovrebbe considerare che se questa pratica è oggi una pratica diffusa negli studi di psicologia, negli ospedali, nelle aziende e nel cuore di molte persone nel mondo, ciò è principalmente dovuto alla diffusione del corso MBSR (mindfulness-based stress reduction) costruito da Jon Kabat-Zinn, fondatore del Center for Mindfulness presso l’Università del Massachusettes, USA. La maggior parte delle persone, quando parla di mindfulness, fa riferimento senza saperlo a questo programma di insegnamento e a questo specifico approccio che è diverso dagli altri.
Al momento attuale si sta esprimendo un boom sociale ed economico della mindfulness, che comporta grandi opportunità e grandi rischi. Se non vogliamo proporre qualcosa di superficiale, patinato, noi crediamo di dover far comprendere che i corsi di mindfulness hanno delle caratteristiche specifiche; viceversa rischiamo di disorientare le persone e di svalutare questo strumento, confondendolo con altre pratiche.
Crediamo fortemente che proporre pratiche di mindfulness senza uno specifico contesto teorico e scientifico di riferimento sia usare la parola con un significato diverso e distante dall’originale.
Le pratiche di mindfulness, se insegnate da persone non qualificate, possono comportare rischi per il meditatore e anche per l’improvvisato “insegnante”. Non basta avere delle forbici per sapere come potare una pianta, serve una conoscenza approfondita per sapere come fare, sapere come sapere e sapere come essere. Il rischio, altrimenti, è quello di farsi del male o essere inefficaci.
Quindi come possiamo riconoscere il “contesto di riferimento” della mindfulness da altre proposte?
Vi proponiamo questi punti:
1. Considerate che se avete sentito parlare di Mindfulness molto probabilmente è implicito un riferimento al programma MBSR. Probabilmente dovreste avere prima alcune informazioni su questo programma per poi decidere se scegliere un altro corso. Nei nostri incontri di presentazione è sempre specificato cos’è il programma MBSR e cosa sono gli altri corsi che proponiamo. Al momento noi offriamo un corso ispirato al MBSR, con l’accordo dei formatori del Center for Mindfulness.
2. L’istruttore di Mindfulness ha seguito un percorso di apprendimento sia teorico che soprattutto esperienziale che lo ha portato ad essere riconosciuto dalla sua scuola di riferimento come istruttore. Quindi il riconoscimento è interno a quella scuola, non vale per tutte le altre! Un insegnante di Mindfulness Psicosomatica o altro certamente non è automaticamente un insegnante MBSR. Attualmente nessuna scuola di alta formazione riconosce il titolo di “istruttore di mindfulness” senza nessuna altra specificazione (es. psicosomatica o mbsr).
3. La pratica è laica e assolutamente non religiosa, non cultuale, non settaria. Nonostante le radici storiche siano da rintracciare nel buddhismo, la pratica di mindfulness è oggi una pratica scientifica.
4. La pratica ha un fondamento scientifico ed è proposta in un contesto professionale.
Facciamo alcuni esempi per essere ancora più specifici:
Uno psicologo o psicoterapeuta non è riconosciuto da nessun ente come istruttore di Mindfulness se non ha fatto un percorso formativo adeguato. La stessa cosa vale per gli insegnanti e per ogni altra professione.
Un monaco zen o buddhista insegna qualcosa di diverso dall’approccio della Mindfulness. Il suo insegnamento certamente non è da equivocare con l’insegnamento della Mindfulness.
Un insegnante di yoga non insegna Mindfulness solo perché è un insegnante di yoga. L’approccio della Mindfulness è nato in un contesto scientifico.
Vi invitiamo a considerare se i corsi che avete in mente di seguire o che state seguendo sono supportati da un riconoscimento istituzionale oppure no.
Di seguito pubblico una breve lista di questi riconoscimenti istituzionali relativa alla specifica formazione che abbiamo conseguito:
Istruttori del programma MBSR: istruttori riconosciuti dal Center for Mindfulness (CFM), Università del Massachusettes, USA, o da un centro affiliato a loro tramite la rete Common Good. Al momento attuale in Italia soltanto il centro Motus Mundi (Padova) è affiliato e quindi in grado di riconoscere insieme al CFM un istruttore di MBSR.
Istruttori di Mindfulness Psicosomatica: istruttori riconosciuti dal Villaggio Globale, fondato dal Dott. Nitamo Montecucco, Bagni di Lucca.