Concludiamo il nostro viaggio nei livelli pisocosomatici con la scoperta del settimo. Esso riguarda la trascendenza e le esperienze ad esse strettamente connesse: l’illuminazione spirituale, l’esperienza del divino, la morte, la connessione transpersonale.
Sul piano corporeo è collegato alla sommità della testa, la zona coronale. Tuttavia, se la propriocezione migliora, si può diventare consapevoli della propria energia e del manifestarsi della coscienza; questo comporta che si può percepire questo livello psicosomatico sia poco sopra la testa, per esempio come una fiamma o una sfera, sia percepire un filo o un canale che collega la persona dal cielo e che attraverso la fontanella passa dal canale energetico centrale, arriva al primo livello psicosomatico, e da lì continua verso la terra, in una espansione senza fine.
La foto che vedete in copertina mostra una di queste manifestazioni, collegate alla illuminazione spirituale del Buddha. Queste esperienze sono presenti nelle diverse culture, società, religioni e spiritualità dell’uomo nei diversi tempi. Nella religione cristiana è famosa la discesa dello spirito santo sugli apostoli.
Questo livello psicosomatico non è quasi mai chiuso nelle persone, ma rarissimamente è pienamente aperto e sviluppato. La maggior parte delle volte questa zona è aperta, e viene percepita internamente come leggera, con qualcosa di delicato appoggiato sopra. Quando invece è bloccato, la percezione è di un sasso sopra la testa, o di una forte pressione, oppure di una energia negativa che si sprigiona da sopra la testa.
Il pieno sviluppo di questo livello psicosomatico è possibile solo se si ha un accesso diretto alla verità o realtà ultima, che corrisponde allo stato di illuminazione spirituale, liberazione, o santità.
Quando questo accade la persona si trova totalmente immersa in una dimensione trascendente e sperimenta spontaneamente e continuamente la verità, la coscienza pura che “sa” la verità, e la beatitudine che è ad essa connessa.
La verità non è una idea, non è definibile e non è razionale, non è argomentabile né discutibile. Non è una rivelazione scritta, verbale, o un essere di qualsiasi tipo, né è definibile in alcun modo. Quando tutte le definizioni, distinzioni e separazioni scompaiono, si è la verità.
La persona quindi non si identifica più con alcunché, pur riuscendo a vivere usando il corpo e la mente in modo apparentemente normale. Nell’illuminazione non c’è alcun senso di identità, perché si scopre che esso è falsa e mai esistita. Non c’è nemmeno alcunché che non sia la verità, dato che tutto lo è, proprio nel modo in cui appare.
Se siete interessati ad entrare in un percorso spirituale, siete invitati a partecipare alla Comunità Risveglio.
Pratica consigliata: Consapevolezza del respiro