“Il giglio e l’uccello, i gioiosi maestri di gioia, sono la gioia stessa perché sono incondizionatamente gioiosi. Colui infatti la cui gioia dipende da determinate condizioni non è la gioia stessa, la sua gioia è nelle condizioni, è condizionata da esse. […] Ma il loro insegnamento di gioia, che di nuovo la loro vita esprime, è con grande brevità il seguente: c’è un oggi che è – sì, un’enfasi infinita cade in questo è. C’è un oggi e non c’è nessuna, proprio nessuna preoccupazione per il domani, o per il giorno seguente. Non è leggerezza quella del giglio e dell’uccello, è invece la gioia del silenzio e dell’obbedienza. Perché quando tu taci nel silenzio solenne, quale è in natura, non esiste domani; e quando tu obbedisci, come obbedisce il creato, non c’è il domani, quel giorno maledetto, l’invenzione della chiacchiera e della disobbedienza. […] Che cos’è la gioia, che cos’è essere gioiosi? È essere davvero presenti a se stessi. Ma l’essere davvero presenti a se stessi è questo «oggi», è essere oggi, essere davvero oggi”.
Kierkegaard
Il filosofo e scrittore danese ci offre un testo attraverso cui possiamo scorgere diversi spunti di riflessione. Uno di questi è quanto la nostra gioia, la nostra felicità, dipenda dalle condizioni o quanto invece sia sempre presente, ma inaccessibile se la mente si dispone in modo da non vederla. Se ci aspettiamo che si avveri qualcosa, di raggiungere un obiettivo, di portare a termine un compito per essere felici, la nostra esperienza seguirà questa strada e ci ritroveremo a rincorrere un “poi” che Kierkegaard dice essere invenzione del linguaggio e della disobbedienza alla natura. Se invece seguiamo l’esempio degli altri essere viventi, un fiore, un volatile, possiamo scorgere un modo diverso di vivere: quello di un totale abbandono nel presente.
Nei corsi di Mindfulness sviluppiamo questa pratica, coltivando una attenzione continua a ciò che ci accade ora, proprio ora, attimo dopo attimo dopo attimo. Attraverso la pratica un modo diverso di stare con le nostre esperienze può fiorire, espandersi e portare frutti benefici per il nostro corpo, il nostro cuore e la nostra mente.