Mindfulness è la traduzione in inglese della parola “sati” in lingua Pali, che significa “attenzione consapevole” o “nuda attenzione”.
Si intende la nostra abilità di ascoltare l’esperienza presente, senza cambiarla o giudicarla. Quando si è “mindful” si è quindi in grado di accogliere ciò che accade senza respingerlo o desiderare qualcosa.
L’ideogramma cinese nién ha un significato molto simile, ovvero “consapevolezza a cuore aperto del momento presente”.
Una definizione attuale della Mindfulness è “la consapevolezza che emerge se prestiamo attenzione in modo intenzionale, nel momento presente e in modo non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza momento per momento” (Segal). La si può descrivere anche come un modo per coltivare una più piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora.
Cosa sicuramente non è la Mindfulness
La Mindfulness non è una tecnica di rilassamento. Non è un modo per entrare in trance, svuotare la mente o raggiungere il “vuoto”.
Non è una modalità per garantirsi un facile benessere psicofisico. Non è un percorso ludico o ricreativo.
Non è una forma di “buonismo” che ci spinge ad accettare tutto e ad essere passivi nel nome dell’ “accettazione”. Non è un modo per uscire dalla realtà e per approdare ad una “isola felice” dove si può tornare quando si vuole.
Le Sue Origini
Cos'è Adesso
Gli Interventi
Cosa Si Fa
Le Sue Origini
Da un punto di vista storico l’utilizzo intensivo di pratiche volte allo sviluppo di questo tipo di consapevolezza è stato sviluppato dal Buddhismo. Le attuali pratiche scientifiche derivano quindi da antiche pratiche di meditazione buddhista, in particolare dalle pratiche legate al Buddhismo therevada nelle pratiche di tipo Vipassana. Vipassana infatti significa letteralmente: vedere le cose come sono realmente.
Tuttavia praticare la Mindfulness non significa assolutamente praticare una religione, dato che queste pratiche sono state svincolate dagli aspetti rituali e religiosi per approdare su un piano scientifico. L’approccio della Mindfulness consiste quindi nel proporre un livello introduttivo di pratica di meditazione, adatto alla vita quotidiana e alla vita normale, insieme ad altre pratiche.
Cos'è Adesso
La Mindfulness nel contesto scientifico attuale è un approccio al benessere e alla promozione della salute.
Da quando J. Kabat Zinn, un biologo della Boston University, negli anni ‘70 sviluppò un programma per la riduzione dello stress chiamato MBSR, mindfulness based stress reduction, gli studi e gli sviluppi si sono moltiplicati, fino ad arrivare ad un vero e proprio boom scientifico-culturale che sta attraversando la nostra società. Gli interventi basati sulla mindfulness, attualmente, sono principalmente rivolti alla gestione dei disturbi fisici e delle malattie, alla gestione dei sintomi psicologici e dei disturbi mentali, alla crescita personale e al perseguimento di un maggiore benessere.
Gli Interventi
Il perno delle applicazioni consiste nel potere liberatorio della consapevolezza, intesa come pratica e non come conoscenza verbale. Esistono molti interventi diversi basati sulla Mindfulness, sia di gruppo che individuali. La maggior parte di questi interventi è strutturato in protocolli specifici, con obiettivi ben delineati. Esistono protocolli per la gestione dello stress, per esempio il programma MBSR, per le ricadute depressive, come il MBCT, per l’ansia e per molte altre problematiche, così come per i processi educativi e di sviluppo del benessere, fra cui il PMP, e per le organizzazioni. È importante sapere che ogni intervento ha effetto allo stesso tempo su molti aspetti diversi della mente e del corpo: ad esempio gli interventi di gestione dello stress tendono ad aumentare anche le emozioni positive e a ridurre i sintomi ansiosi, oltre a ridurre lo stress, portando numerosi miglioramenti. Mindfulness Sardegna utilizza protocolli che derivano dalla ricerca scientifica e che hanno dimostrato una grande efficacia nei decenni. Clicca su “Proposte” per scoprirli.
Cosa Si Fa
Durante le sedute di mindfulness sono tipicamente proposte meditazioni di consapevolezza, sedute o in movimento, la condivisione della propria esperienza ed altre attività esperienziali. L’intervento può essere costruito come percorso di gruppo, individuale, di coppia o familiare, come consulenza psicologica, oppure come intervento nelle organizzazioni.
Sviluppare una capacità progressiva di maggiore presenza al qui e ora ci apre alla ricchezza del momento presente, alla pienezza del vivere e ad esperienze del tutto nuove. La pienezza dell’esperienza comprende anche il suo lato meno ricercato: il disagio, la sofferenza, il dolore. Su questo punto si gioca uno degli aspetti più interessanti di questo approccio che ci insegna a non respingere e a non negare questa dimensione ma a farne motivo di crescita e persino di creatività. Quando ci si riferisce all’accettazione e all’accoglienza ci si riferisce anche a questi aspetti.
La prospettiva della Mindfulness parte dal considerare che non possiamo evitare il lato “negativo” o “doloroso” della vita. Ci offre una possibilità a prima vista non comune, controintuitiva: entrare in relazione più diretta con il disagio e la sofferenza, imparare a rivolgere una piena attenzione consapevole, a fare spazio dentro di noi anche a ciò che non vorremmo o che ci fa soffrire. Sappiamo che la nostra tendenza automatica è fare esattamente l’opposto. Ma se proviamo questa “mossa paradossale”, solo apparentemente incomprensibile, possiamo troviamo una possibilità sorprendente di lasciar essere e quindi di essere meno condizionati, meno oppressi anche dalle condizioni che ci portano disagio e dolore. Facendo questo ci mettiamo nelle migliori condizioni possibili per trovare, quando ci sono, le vie e i modi più efficaci per gestire o risolvere le cause di sofferenza.