Ci sono due tipi di intelligenza. Una acquisita,
come fa lo scolaro che memorizza fatti e concetti
dai libri e da quel che il maestro dice,
accumulando conoscenze dalle scienze tradizionali,
come da quelle nuove.
Con questa intelligenza ti elevi nel mondo,
ti collochi davanti o dietro gli altri
in base alla tua competenza nel memorizzare
l’informazione. Passeggi con questa intelligenza
per i campi della conoscenza segnando sempre più
cose sul tuo quaderno d’appunti.
C’è un altro tipo di quadernetto,
uno già completo e custodito dentro di te,
una sorgente che straripa dal suo alveo. Una freschezza
al centro del petto. Quest’altra intelligenza
non ingiallisce e non ristagna. È fluida,
e il suo movimento non è da fuori a dentro
attraverso le condutture di un sapere canalizzato.
Questo secondo sapere è una fonte
che da dentro di te va verso l’esterno.
Mentre pratichiamo la consapevolezza del respiro, durante la prima sessione del programma MBSR, invito le persone a riconoscere se stesse. Riaffacciarsi, forse con iniziale stupore, a sentirsi vivi. Quante volte al giorno ci sentiamo vivi, pur essendolo?
Questa poesia del mistico persiano ci invita a ricordarci di noi stessi come fonte e non deposito di saggezza, proprio perché ci sono due tipi di intelligenza. La conoscenza che ci viene dall’esterno ci può aiutare ad adattarci, ma non è essenziale, mentre quella che proviene dal cuore dell’essere lo è. Si tratta quindi di iniziare a riconoscere questa risorsa, sapere che c’è.
Dopo, possiamo iniziare a riascoltarla. Ascoltare chi, cosa? Il respiro è come un veicolo, come il corpo e la mente, che può essere usato proprio come una bicicletta. Pedalata dopo pedalata, respiro dopo respiro, iniziamo a tornare allo spazio naturale dell’esserci qui e ora, dove la connessione con ciò che chiamiamo “il vero me stesso” si reinstaura.
Questa forma di autoconoscenza, così antica e fondamentale, è la porta per la saggezza. Iniziamo a conoscere, ma con uno sguardo nuovo. Ascoltiamo, ma andiamo oltre l’udire, perché possiamo sentire i nostri amici da dentro noi stessi, guardiamo negli occhi il nostro coniuge, andando oltre il solo vedere, perché ci sentiamo a casa dentro di noi.
Momento dopo momento, giorno dopo giorno, sbocciamo alla vita. Questa è la vera conoscenza.