Ti sarà capitato di chiederti: “Ma cosa vuol dire, poi, lasciar essere? Se non faccio qualcosa nella mia vita, gli eventi precipiteranno, io starò male.” Questa convinzione di poter veramente controllare gli altri e la vita è dura a morire, soprattutto a causa della nostra mente razionale. Tuttavia, la maggior parte degli eventi non sono controllabili, e l’illusione di controllo avviene soltanto nella propria mente, non fuori da essa. Quando ci accorgiamo che i nostri sforzi sono inutili, possiamo acquisire una posizione più saggia: quella di lasciar essere, lasciar andare.
Lasciar essere implica fiducia. La fiducia la possiamo acquisire uscendo dalla nostra mente preoccupata e osservando gli eventi. Osservare gli eventi richiede di saper meditare. Ecco perché la mindfulness è fondamentale per acquisire la fiducia necessaria a comprendere che non c’è bisogno di controllo.
In questo modo possiamo vedere che c’è una sottile relazione tra fiducia e non agire: un non agire che significa ascoltare quello che accade senza trasformarlo in azione. Senza interferire o reagire. Lasciando essere, quindi, emerge uno spazio di apertura al momento presente, in cui gli eventi si modificano da soli. Questo lo si può comprendere soltanto attraverso un’attenzione continua al presente, chiara, limpida.
Se invece abbiamo paura di quello che può accadere, ogni spinta ad agire ci apparirà una buona ragione per intervenire. Ed in questo modo non osserveremo gli eventi modificarsi da soli.
Perciò, come nella foto in cui possiamo trattenere la piuma o lasciarla volare nei giochi spontanei del vento, possiamo cercare di trattenere la piuma per sempre – un gioco che non porterà ad una vittoria – oppure possiamo lasciarla volare e permettere agli eventi di accadere, mentre rimaniamo in uno spazio di ascolto e non reattività – un gioco che ci porterà ad una vittoria, perché prima o poi la piuma volerà certamente. Ed in questa azione, paradossalmente, non agiamo: abbiamo aperto le dita e abbiamo lasciato andare. In questo modo fiorisce la mindfulness nella nostra vita: possiamo agire o non agire a seconda del momento, ma saremo sempre presenti dentro la vita, così com’è, senza interferirvi.
Possiamo uscire dalla pretesa di sapere cosa dovremmo vivere e fare, ed entrare nel rispetto di come le cose si sviluppano.
Queste riflessioni sono indubbiamente paradossali. Ma l’unico modo per realizzare qualcosa di valido è far sì che provenga dal non – agire, senza preoccuparsi se sarà utile o meno.
Jon Kabat Zinn