“La brezza dell’alba ha segreti da dirti.
Non tornare a dormire.
Devi chiedere quello che davvero vuoi.
Non tornare a dormire.
C’è gente che va avanti e indietro
attraverso le porte dove i due mondi si toccano.
La porta è tonda e aperta.
Non tornare a dormire.”
Quando pratichiamo mindfulness, suscitiamo fiducia nel modo in cui le esperienze si dispiegano. È come se ci relazionassimo alla vita con questo assetto “sì, ti ascolto veramente”. Così gli eventi più semplici, quelli che non vediamo perché siamo tormentati dalla distrazione, iniziano a rivelarsi a noi, come messaggeri nascosti.
Potremmo incontrare che il vento sulla pelle, i raggi di luce che rischiarano la notte, ripagano la nostra fiducia premiandoci per il fatto di essere capaci di risvegliarci pienamente al presente. E questo risveglio al presente è una occasione di scoperta, dove troviamo risorse prima velate: bellezza, disponibilità, arricchimento interiore, chiarezza, ecco solo alcune delle possibilità.
Recentemente un mio paziente, sfogliando un giornale, ha scoperto che lui ha veramente una propria intenzionalità. Non è che credesse di non averla, ma che non ne era mai diventato così pienamente cosciente. Vivere la propria intenzionalità ci mette pienamente a contatto con la vita, partecipiamo! Quanto davvero partecipiamo a questo regalo che ci è stato fatto, essere vivi? Facendoci realmente questa domanda, ora, possiamo comprendere l’enorme potenza che si è sprigionata in quel momento per lui, e infatti ha pianto di gioia.
Ecco, questo è un segreto che “la brezza dell’alba” ha da dirci. Non torniamo a dormire. Risvegliamoci ora! Rileggiamo insieme la poesia e applichiamola subito dopo a qualcosa che è presente con noi, per esempio il sole nel cielo, le nostre spalle da accarezzare, una foto da apprezzare veramente con più respiri. Sta a te, dopo aver ascoltato, “chiedere quello che davvero vuoi”.