Praticando la consapevolezza si entra in un mondo dove c’è un gran parlare del non-giudizio. In effetti, quando si diventa più consapevoli noi lasciamo andare naturalmente i nostri giudizi su ciò che è bene o male, giusto o sbagliato, e di conseguenza lasciamo cadere alcuni dei nostri pregiudizi e le nostre reazioni impulsive agli eventi. Tuttavia, il giudizio è anche necessario; ne abbiamo bisogno per navigare la nostra vita quotidiana e per prendere decisioni. Quindi, come facciamo a trovare l’equilibrio?
È utile affrontare i giudizi con curiosità. Se siamo in grado di fare un passo indietro piuttosto che credere automaticamente ad ogni opinione che abbiamo, possiamo iniziare ad osservare da dove provengono, come si manifestano nel corpo, se sono utili o no, e se sono in linea con i nostri veri valori.
Per esempio, immaginiamo di essere con un amico che ci sta parlando di un problema che sta avendo. Mentre ascoltiamo, la nostra mente può produrre molte sentenze sul perché il problema sta accadendo, ciò che il nostro amico poteva fare in modo diverso, giudizi sul carattere del nostro amico. Questi giudizi sono inevitabili (non possiamo fermare la nostra mente dal giudicare) ma la nostra reazione a tali sentenze è un po’ più sotto il nostro controllo, se ci prendiamo uno spazio per osservare dentro di noi questi giudizi, quando compaiono. Non appena li notiamo, possiamo cercare di considerarli con più leggerezza. In questo modo, non ci perdiamo dentro i nostri giudizi, e possiamo invece riorientare la nostra attenzione su un ascolto più ampio, con maggiore consapevolezza.
Tuttavia ci saranno momenti in cui è utile agire i nostri giudizi. Se il nostro amico ci parla costantemente dei suoi problemi e non considera cosa anche noi stiamo vivendo, possiamo sentire che non vogliamo più trascorrere del tempo con quella persona. E va bene così. Essere consapevoli non significa accettare passivamente tutto ciò che accade nella vita. Si tratta di coltivare quella capacità di riflettere sui nostri giudizi prima, e poi agire.
In questo modo, la prossima volta che notiamo un giudizio, ci possiamo conoscere meglio. Questo giudizio proviene dai miei valori o semplicemente da come mi sono svegliato stamattina? È vero? È utile? Dopo aver preso un paio di respiri profondi, o anche aver meditato, il giudizio è sempre lo stesso?
Proviamo a non spingere via il giudizio e a non considerarlo sbagliato, semplicemente sediamoci con esso ed esploriamolo.