Ogni giorno possiamo portare la nostra attenzione al respiro, in qualsiasi momento. Fare questo, in relazione alla nostra capacità di ascoltare il respiro, accoglierlo e lasciarlo essere così com’è, ci fornisce molti benefici. Tuttavia, possiamo anche iniziare a scoprire che il respiro contiene moltissime sensazioni diverse: temperatura, espansione-rilassamento, fluidità, durezza-morbidezza, umidità dell’aria, addirittura sensazioni di luminosità. Sono sensazioni che emergono spontaneamente, quando ascoltiamo il respiro. Su quali di queste dovremmo concentrarci? La mindfulness psicosomatica è particolarmente chiara su questo punto.
La mindfulness psicosomatica è una meditazione che si focalizza soprattutto sulle sensazioni di espansione-rilassamento. Ogni respiro permette all’aria di entrare e di uscire, permette al corpo di aprirsi ed espandersi, e poi di chiudersi e di rilassarsi. Questo aspetto è inevitabilmente presente, è la pulsazione del respiro.
Oltre a questo, durante questa meditazione ascoltiamo tutte le zone psicosomatiche principali del nostro corpo: testa, torace, pancia. Questo facilita un’integrazione psicosomatica. Noi non siamo solo il respiro nella pancia. Non siamo solo il respiro nelle narici. Siamo tutto un corpo che respira. Grazie a questa focalizzazione nelle diverse zone è molto più semplice percepirci come un’unità, non più divisa, mente-corpo. È quello che in Psicosomatica PNEI viene chiamato Sé psicosomatico.
Vi invito a dedicarvi 20 minuti per entrare in questa meditazione, condotta dal Dott. Nitamo Montecucco, che ha concentrato la sua esperienza di 40 anni in questa pratica. Sono sicuro che ne uscirete soddisfatti. Dopo, potrete dare un’occhiata ai corsi di Mindfulness Psicosomatica in partenza.
Buona Mindfulness!